Regolamento


Approvato dal Consiglio dei Delegati nella seduta del 04/02/2016

C.M.F. Consorzio di miglioramento fondiario di 1°

“Consorzio d’irrigazione del Varone”

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI IRRIGUI

Allegato allo Statuto del Consorzio

Premesso che

  • tra le finalità istitutive del C.M.F. (Consorzio di Miglioramento Fondiario) di 1° grado “Consorzio d'irrigazione del Varone" vi è quello di perseguire il miglioramento dei terreni nel suo perimetro al fine di una maggiore utilizzazione agricola e che in particolare al Consorzio compete la costruzione e la gestione degli impianti e delle opere consorziali favorendo per zone omogenee l'esecuzione, l'ampliamento, il potenziamento degli impianti e delle opere di miglioramento fondiario, 
  • che il vigente regolamento è stato approvata nell’Assemblea Consorziale del 1933
  • che è in corso la modifica sostanziale dell’impiantistica irrigua (2015)

il Consiglio dei Delegati approva quanto segue:

Articolo 1 - Competenze

Il Consorzio ha in corso la realizzazione del nuovo impianto irriguo basato sulla rete in pressione che sostituirà l’ attuale rete a scorrimento basata su tubi e canali. 

La rete in pressione sarà alimentata con l’acqua derivata dalle valvole volumetriche, che rappresentano il punto di consegna, di competenza del Consorzio di 2° grado “Consorzio Alto Garda” di cui il Consorzio fa parte.
La realizzazione dell’impianto comprende l’ adduzione principale, con partenza dalle volumetriche, secondaria con le valvole tele controllate, e collettori distribuzione.

Il consorzio inoltre assume la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere realizzate.

Articolo 2 - Turnazione irrigua

L'inizio ed il termine della stagione irrigua nonché le modalità di turnazione nell'erogazione dell'acqua sono quelle stabilite dal Consiglio dei Delegati in relazione alle concessioni irrigue definite dal competente Servizio Provinciale di Utilizzo delle Acque Pubbliche della Provincia autonoma di Trento tramite i disciplinari sottoscritti con il Consorzio di 2° “Consorzio Alto garda”

Articolo 3 - Ripartizione spese consorziali e ruoli

Sono soggetti a contribuzione tutti i fondi che ricadono all’ interno del perimetro consorziale e che beneficiano di opere d’ irrigazione e di miglioramento fondiario.

Quale criterio generale di riparto dei ruoli consorziali sarà assunto quello conforme alle indicazioni del piano di riparto del Consorzio approvato dal’ Assemblea generale ordinaria del 20.2.2015 e dal Servizio Agricoltura della PAT.

In particolare quale criterio di riparto dei contributi sarà assunto quello della superficie.
Per la formazione dei ruoli valgono inoltre le seguenti indicazioni:

  1. i terreni sui quali insiste l'impianto di irrigazione consorziale sono gravati degli oneri per l'esercizio, la manutenzione e l'ammortamento degli impianti delle strutture necessarie e di tutte le altre opere di miglioramento fondiario da cui traggono beneficio;
  2. i terreni non serviti dall’impianto di irrigazione consorziale sono esclusi dai contributi per la sola parte afferente all'irrigazione e rimangono soggetti solo all’ addebito dei costi amministrativi fino a quando rimangono nel perimetro consorziale.
  3. i boschi siti all'interno del perimetro dell'impianto di irrigazione non sono soggetti a tributo.
  4. Le superfici destinate a costruzioni ed eventuali strade di servizio alle stesse, su richiesta e dietro presentazione di licenza edilizia, potranno venire stralciate, escludendole in tal modo dalle spese di gestione a partire dall'anno successivo all’edificazione, fatte salve le spese di ammortamento e di eventuali mutui in essere.

Articolo 4 - Alterazioni dolose delle opere irrigue e derivazioni abusive

Ove i consorziati derivino abusivamente le acque consorziali, manomettano l'idrovalvola o altre apparecchiature idrauliche o asportino parti di esse, il Consorzio si riserva di provvedere d'ufficio all'esecuzione dei lavori occorrenti per ripristinare lo stato delle cose, e di agire in via giudiziaria per gli aspetti penali, mentre per il risarcimento dei danni la rivalsa verrà operata tramite specifico tributo.

E’ facoltà del Consorzio, nel caso di derivazione abusiva accertata oggettivamente, segnalare il fatto tramite avvisi esposti all'albo ed eventuale comunicazione all'Assemblea. 

Nel caso di alterazioni dolose degli impianti, quali manomissioni di condotte, di gocciolatori/ali gocciolanti, di raccordi, saracinesche o altri accessori, che provochino la fuoriuscita dell'acqua sulle strade aperte al pubblico transito, il Consorzio provvederà all'immediata denuncia del responsabile all'autorità giudiziaria con rivalsa di eventuali oneri che il Consorzio sarà tenuto a corrispondere o sostenere imputabili all'azione del manomissore.

Articolo 5 - Irrigazione con spine

A richiesta, esclusivamente del proprietario della/e particella/e interessata/e, è possibile usufruire dell'acqua d'irrigazione per mezzo di spine previa autorizzazione del Consorzio.

E' fatto divieto di utilizzare l'acqua dalle spine per qualsiasi altro uso che non sia quello per irrigazione degli orti o giardini/aiuole. 

La portata della spina, sarà calcolata e calibrata in base all'acqua determinata nel progetto di realizzazione dell'impianto e in relazione alla superficie da irrigare, tramite un rubinetto di dimensioni limitate che non potrà essere modificato pena l'immediata sospensione del servizio irriguo.

Nel caso di collegamento ad impianti d'irrigazione di giardini esistenti o di nuova costruzione è obbligatoria l'installazione di sistemi di automazione, dedicati coordinati con il prevalente sistema di automazione onsorziale, e che prevedano erogazioni massime per settore irriguo di 0,6 l/sec.

Nel caso di fornitura d’acqua in serbatoi di carico, il proprietario dovrà dotarsi di una valvola galleggiante in testa condotta che interrompa il flusso in caso di riempimento totale del serbatoio stesso onde evitare sversamenti a garanzia della sicurezza ed evitando spreco di acqua.

Per quanto riguarda nuovi allacciamenti, tubazioni, manutenzioni ed oneri vari, vale quanto stabilito dai vari articoli del presente regolamento; sono sempre a carico del richiedente il riduttore di pressione/portata e la spina forniti e posti in opera dal Consorzio dopo la conclusione dei lavori di costruzione della nuova rete.

L'acqua sarà erogata secondo la turnazione prestabilita per la zona d'appartenenza.

Articolo 6 - Manutenzione

Premesso che per ottenere un servizio efficiente e contenuto nei costi tutti i consorziati devono impegnarsi a mantenere il più possibile l'impianto in stato ottimale, i lavori di manutenzione saranno disciplinati sulla base delle seguenti modalità:

  1. all'interno dei fondi gli interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria che riguardano le condotte e accessori di adduzione, o condotte e accessori di distribuzione di interesse generale, sono a carico del Consorzio e sono eseguiti da lavoratori autonomi, da imprese allo scopo incaricate o da dipendenti del consorzio;
  2. la manutenzione delle condotte di distribuzione non di interesse generale (a valle del punto di consegna aziendale) sono a carico del consorziato; il Consorzio su richiesta del consorziato, potrà offrire il servizio di detta manutenzione con addebito delle relative spese mediante iscrizione a ruolo. In caso di inadempienza il Consorzio interverrà d'ufficio a ripristinare l'impianto addebitando gli oneri al Consorziato mediante ruolo.

Articolo 7 - Interventi sull'impianto

In caso di necessità di spostamento di condotte e relative opere accessorie i consorziati devono presentare preventiva domanda scritta al Consiglio dei Delegati, il quale delibererà in merito.

Le spese relative saranno assunte dal Consorzio quando riguardano lo spostamento e/o modifiche di tubazioni principali d'adduzione e distribuzione, idrovalvole di zona, pozzetti e opere accessorie d'interesse generale, mentre saranno a carico del richiedente lo spostamento di tubazioni di distribuzione e accessori vari interni al fondo non d'interesse generale.

Articolo 8 - Proprietà dei manufatti

Gli impianti irrigui e le relative opere accessorie, sono di proprietà del Consorzio e vi rimangono anche dopo la loro dismissione, pertanto anche i materiali di risulta, nel caso di rifacimento o riconversione dell'impianto  saranno di proprietà del Consorzio che ne dispone l'utilizzazione o l'alienazione ritenuta più consona.

Articolo 9 - Accesso ai terreni del perimetro consorziale

II Presidente o suoi incaricati hanno facoltà di accedere in qualsiasi momento o periodo su tutto il terreno dell'area consorziale per rilievi, controlli, verifiche, riparazioni, ecc., senza chiedere la preventiva autorizzazione al proprietario. Per i fondi chiusi l'accesso dovrà essere consentito dalle entrate esistenti previa informazione. Tale accessibilità dovrà essere comunque garantita e possibile per le manutenzioni ordinarie (es. scarico
invernale, ecc.) senza oneri a carico del Consorzio. Per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, in caso in cui il proprietario non sia rintracciabile in tempi ragionevoli, il Consorzio potrà accedere per garantire l’incolumità di persone e cose ed effettuare eventuali riparazioni ripristinando a proprie spese eventuali danni conseguenti all’accesso al fondo.

Articolo 10 - Responsabilità del proprietario

II proprietario del fondo avrà cura dell'impianto tenendo puliti ed in ordine i pozzetti degli scarichi. Egli è responsabile dell'impianto sia per la parte interrata che aerea e risponde per i danni causati durante l'esecuzione delle operazioni agricole o per manomissioni od altro e non imputabili a normale usura.

E' tenuto inoltre a garantire sempre la possibilità di ispezionare i pozzetti di scarico da parte del tecnico incaricato evitando di coprire il chiusino con materiali vari. Eventuali danni che dovessero verificarsi a seguito dell'impossibilità di accedere al pozzetto saranno addebitati al proprietario.

Articolo 11 - Caricabotte

I consorziati possono derivare l’acqua dai caricabotte predisposti nel perimetro consorziale al solo esclusivo scopo di irrorazione di prodotti antiparassitari nel periodo stabilito dal Consiglio dei Delegati del Consorzio di anno in anno in funzione dell’andamento stagionale. E’ fatto divieto di derivare acqua per qualsiasi altro scopo. Nei pressi del caricabotte è vietata la miscelazione dei prodotti antiparassitari. Il consorziato che ne faccia uso dovrà assicurarsi che, a fine carico, la valvola del caricabotte sia stata perfettamente chiusa.

Articolo 12 - Richiesta di nuova distribuzione dopo la fine lavori nuova rete

La richiesta di nuova distribuzione, deve essere inoltrata al Consorzio esclusivamente dal proprietario del fondo interessato, in forma scritta; in casi particolari potrà essere richiesto estratto mappa e progetto con dimensionamento delle opere da realizzare.

In caso di richieste di nuovo allacciamento all'impianto di distribuzione dopo il collaudo finale della nuova rete in pressione, sarà cura esclusiva del Consorzio la messa in opera della condotta di distribuzione (sottocollettori) fino alla proprietà interessata, compresi eventuali attraversamenti su terreni e strade di altri proprietari; resteranno esclusi i soli lavori di fornitura e posa in opera delle ali gocciolanti (colture frutti-viticole e olivi), tubi allestiti con microjet (esclusivamente per coltura Actinidia) e aste irrigue per irrigazione a pioggia (prati e arativi). Le ali gocciolanti, i microjet, e gli erogatori a pioggia dovranno essere installate con caratteristiche tecniche di portata, autocompensazione e grado di filtrazione dettate dal Consorzio.

La spesa a carico del consorziato per tali lavori, sarà calcolata sulla base dei seguenti criteri generali e che saranno oggetto di delibera specifica del CD in relazione alle singole richieste:

  • Rilevazione del costo medio unitario a metro quadro riferito alla voce “ fornitura e posa di sottocollettori “ (dall' idrovalvola in poi), riferito al costo d’appalto, nell’ambito della realizzazione dell' impianto irriguo, € / mq (anno 2015).
  • Applicazione del costo medio di cui al punto precedente alla superficie interessata al nuovo allacciamento.
  • Aggiornamento annuo, pari al 3%, del costo determinato come sopra (anno base 2015)
  • Allineamento al pagamento del ruolo (per la componente mutuo) relativo alla realizzazione dell'impianto di competenza del 2° grado e del 1° grado fino alla valvola automatizzata compresa (anno base 2012 €/ha 100 per 1° e €/ha 100 per 2° e incrementati con i successivi aggiornamenti).

Il Consorziato potrà procedere autonomamente solo alla realizzazione, ampliamento o rifacimento della rete di distribuzione già esistente sulla propria particella, previa autorizzazione del Consorzio e secondo le indicazioni e prescrizione impartite dallo stesso.

Il Consorzio si riserva il diritto di verificare i lavori ed eventualmente modificarli con personale incaricato, con spese a carico del proprietario inadempiente.

Articolo 13 - Segnalazioni al Presidente

I consorziati sono moralmente obbligati a denunciare al Presidente del Consorzio, o ai suoi delegati, eventuali anomalie di funzionamento dell'impianto, guasti o manomissioni. 

Articolo 14 - Obbligo di informazione di appartenenza al C.M.F.

In caso di trasferimento di proprietà per vendita, donazione ecc., il consorziato cedente ha l'obbligo di informare il nuovo proprietario dell'appartenenza del terreno al Consorzio di Miglioramento Fondiario "d'irrigazione del Varone" e della vigenza del presente regolamento. In caso di mancata comunicazione al Consorzio il ruolo verrà addebitato alla parte cedente.

Articolo 15 - Rispetto del regolamento

II consorziato si impegna a rispettare il presente regolamento al quale sarà data massima divulgazione sia con affissione all'albo del Consorzio che a mezzo dei media.

Nel caso in cui i fondi siano dati in affitto sarà cura del consorziato informare l'affittuario affinché rispetti il presente Regolamento.

Inoltre i singoli consorziati nell’ esercizio dell’ attività agricola sono obbligati al rispetto delle normative emanate dalla Provincia Autonoma di Trento ed in particolare delle Determine del Servizio Agricoltura.

Articolo 17 - Rinvio

Per quanto non contemplato dal presente Regolamento si rimanda allo Statuto del Consorzio e alle norme generali del codice civile.

 

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Il "Consorzio d'irrigazione del Varone" lavora per garantire il miglioramento dei terreni nel suo perimetro al fine di una maggiore utilizzazione agricola. Costruisce e gestisce gli impianti e le opere consorziali favorendo l'esecuzione, l'ampliamento, il potenziamento degli impianti e delle opere di miglioramento fondiario.

Info e Contatti

CONSORZIO D'IRRIGAZIONE del VARONE
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